lunedì 8 giugno 2009

..ma lassa perde'..

Autore: Stefania



All'indomani delle elezioni, voglio lasciare da parte la politica per dare spazio a colui che è stato il mio idolo sin da quando ero piccina picciò.. ossia qualche giorno fa.. con la speranza di infondere un po' di buon umore..!
Buona visione..

2 commenti:

  1. è simpatico.
    un po' troppo romano.

    goldoni , non è per nulla piacevole , anzi ci si domanda come abbia mai fatto a diventar tanto famoso , e chiunque l'abbia letto si sarà annoiato mortalmente.
    ma ha un importanza storica , il teatro in italia praticamente non esisteva , si viveva degli echi inglesi e di quelli tedeschi , il nostro teatro rimaneva una farsa in maschera , goldoni porta l'innovazione , togliendo la maschera agli attori , e portando il realismo , lasciando un po' quello scherno che era la tradizione , ma assai malamente , con tutta probabilità perchè il suo alto stato sociale , doveva tener sempre conto nonostante l'ottocento di cambiamenti del forte potere della chiesa , il veneto nonostante ciò rimane tra le fondamenta ufficiali del teatro italiano (fino ad allora inesistente nella cultura che veniva considerata tale) , in realtà si conta un valente teatrante veneto Ruzante , che due secoli prima aveva proposto un teatro satirico , che si faceva apprezzare per la sua novità , e per la sua irriverente libertà , al di là delle testimonianze storiche uno dei più grandi teatranti d'europa. questa anomalia , può far riflettere sulla enorme libertà che si andava vivendo durante il rinascimento e poco dopo , contro un ottocento fatto di strutturalismo e sulla trasformazione del teatro , che trova nella povertà da strada la sua arte che difficilmente troverà memoria nei testi , in un teatro nuovo ufficiale e borghese.

    proietti rimane un re di borgata , con tutta probabilità affossato e rilegato a uomo d'avanspettacolo faidate dai signorotti romani. sarebbe potuto diventare un grande attore , da premio nobel , peccato che non è mai uscito di casa. ma al romano è sempre piaciuto fare il piacione. probabilmente più di tutti a roma , il pubblico forma l'attore , quando proietti dice che il pubblico romano è tremendo e severo , è un modo per esaltarsi (lui insieme al pubblico) in realtà molto più praticamente , il pubblico ha formato la sua gabbia , dalla quale non può più uscirne , non appena prova a fare qualcosa di diverso gli tirano le scarpe.

    shakespeare , letture e riletture. A proie'; non c'e' testimonianza nessuna sui costumi o sulle messe in scena , uno shakespeare può essere messo in scena in miriadi di modi , con tecniche e studi diversissimi lasciando originale il testo dei dialoghi , la forma data dall'attore e dal regista è sempre originale e propria , non esiste la commedia shakesperiana modello , nessuno al mondo può proporre un otello come l'aveva messo in scena shakespeare.

    la leggerezza.
    credo abbia usato un paravento rispetto a quanti lo criticano di insufficienza teatrale.
    la leggerezza può essere intesa come il controria dalla drammaticità , può otello essere messo in scena con leggerezza (senza drammaticità) , questo sarebbe teatro di ricerca , ma a proietti gli tirano le scarpe , o per tenerlo in piedi devi avere due coglioni grossi quanto eschilo.

    camillozzo

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  2. complimenti per la preparazione e per l'argomentazione.. mi cogli del tutto impreparata..
    proietti mi piace proprio perchè romano, adoro il suo modo di parlare, di fare battute, certo non è un attore eccelso.. piacevoli sono state le commedie teatrali dialettali nei quali ha recitato.. mi piace per quello che si presenta, senza la pretesa di essere "er mejo"..

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