mercoledì 29 aprile 2009

Veronica non ci sta..!

Autore: Stefania
La Signora Veronica Lario, al secolo Miriam Bartolini, ha detto basta per la seconda volta.
In questi anni ha davvero dovuto sopportare troppo.. ha tollerato l’ego sfrenato del marito Premier che si è sottoposto ad un lifting poi alla bitumazione per colmare il vuoto della radura pilifera .. ha dovuto soprassedere alle continue “attenzioni” che il Cavaliere ha da sempre rivolto (e continua a rivolgere) al gentil sesso .. già.. perché il Premier non è nuovo a certe prodezze..!
Nel 2007, alla vigilia di Pasqua, a Villa Certosa è stato immortalato con accanto (anzi sopra) 5 fanciulle.. uno stuolo di malpensanti è subito giunto alla conclusione che stesse accadendo qualcosa di torbido e lontano dal buon costume.. invece niente di più evidente.. si trattava semplicemente di una riunione politica fra il leader di Forza Italia e un gruppo di giovani attivisti (attivissime) del partito. Le giovani fanciulle si erano sedute sulle ginocchia del Premier semplicemente per motivi di immagine.. dovevano fare una foto di gruppo.. mancavano le sedie e nella piena purezza del caso si sono accinte sulle gambe del Premier. E poi non vorrete per caso insinuare che Berlusconi si intrattenesse per motivi esclusivamente personali con tali fanciulle..?? Non dopo il richiamo della moglie Veronica che nel gennaio dello stesso anno ha fatto pubblicare una lettera su Repubblica per esprimere tutto il suo rammarico. Allora la Signora Lario si era risentita per le affermazioni che il di lei consorte aveva rivolto, durante la cena dei Telegatti, a due belle figliole Ayda Yespica e..e.. non ci crederete.. Mara Carfagna (la coerenza è un pregio del nostro Premier) alla quale rivolse la romantica frase “..se non fossi già spostato me la sposerei”; bastò così poco per aizzare le ire di Veronica che pretese addirittura pubbliche scuse. Berlusconi non tardò a presentare pubbliche scuse come richiesto dalla consorte.
Ora ci risiamo.. passano gli anni ma i vizi rimangono.. anzi si moltiplicano..! Siamo giunti alle candidature per le Elezioni europee.. nei giorni scorsi si vociferava che il Premier avesse riempito le liste del PdL di nomi di ex troniste, veline, letteronze.. niente di più falso.. si è trattato di una sporca manovra della sinistra e la sprovveduta Signora Lario è caduta nella trappola tesa dalla stampa sinistroide (non credevo che fossero rimasti impuniti così tanti giornalisti) e si è scagliata verso il marito definendo “ciarpame senza pudore” la candidatura delle donne alle elezioni europee. Il Premier, che dal canto suo non ha mai adottato metodi di selezioni diversi dalla meritocrazia (in ogni sua scelta ha sempre proceduto con una breve verifica orale) oggi ha sciolto il riserbo e ha dichiarato i nomi delle (sconosciute, quanto ai meriti politici) candidate Barbara Matera, Lara Comi e Licia Ronzulli. Sul Sole24Ore di oggi risponde alle polemiche sulle candidature sostenendo una tesi del tutto condivisibile: “E’ veramente assurdo che se una persona ha uno o due lauree e conosce due o tre lingue, per il solo motivo che sia stato in tv o abbia fatto delle cose nell’informazione o nello spettacolo, sia da considerarsi preclusa per quanto riguarda la politica”.. mi sembra che tutto ciò non faccia una piega.. conosce due o tre lingue (come diceva una pubblicità.. two is mei che one.. sai quante cose si possono fare con due o tre lingue).. poi hanno fatto informazione o, meglio ancora, hanno fatto (dato) spettacolo.. direi un curriculum vitae atto ad intrattenere conversazioni ricche di contenuti con tutti gli europarlamentari. Quindi francamente non capisco tutta l’ira della signora Lario che, ancora una volta, si è inutilmente scagliata contro il marito senza nemmeno prendere in considerazione l’eventualità di un complotto da parte della sinistra che a dire del marito ha creato una manovra contro le liste PdL alle europee.. invece a mio avviso la sinistra, con il suo straziante silenzio non fa che agevolare tutte le manovre del Cavaliere.

domenica 26 aprile 2009

G8 o Gi hanno frecado..?

Autore: Stefania

Il G8 è stato più volte oggetto di megalomania da parte del nostro Premier, alcuni mesi fa si era battuto perché riteneva che fosse di fondamentale importanza far partecipare al forum costituito dai paesi più industrializzati del mondo anche i Bronzi di Riace, così il servizievole Bondi non se l’è fatto ripetere due volte e, senza perdere tempo, si era prodigato in tal senso ed era riuscito ad ottenere il visto affinché gli “ignudi di Reggio Calabria” s’imbarcassero verso l’isola de La Maddalena e prendessero posto al tavolo dei lavori.
Inoltre, è di qualche giorno fa la notizia che il G8 si terrà non più nell’isola sarda, ma all’Aquila, per chiare motivazioni di natura mediatica e non certo per lo sbandierato risparmio di 220 milioni di euro.
Facciamo un passo indietro. Per il summit dei grandi della terra erano stati stanziati circa 300 milioni euro, i criteri di selezione delle imprese chiamate ad occuparsi dei lavori non sono stati resi noti (non si è dunque proceduto attraverso gare pubbliche d’appalto) perché coperti da segreti di stato, si tratta di un provvedimento imposto da Prodi, confermato da Berlusconi e affidato con tutte le opere alla Protezione Civile e al suo direttore Guido Bertolaso, con tutte le implicazioni del caso.
L’idea, avanzata dal Premier accolta dal Consiglio dei Ministri e avallata dagli altri partecipanti al G8, di spostare la sede del summit dalla Maddalena all’Aquila lascia aperti una serie di interrogativi.
Qual è la reale necessità di organizzare in due mesi un vertice mondiale in una zona dove la priorità è quella di ridare un alloggio alle migliaia di sfollati? Secondariamente, quale sarà la destinazione delle strutture, i cui lavori sono in fase di completamento, nell’isola sarda?
Al primo interrogativo si può tentare la soluzione del vantaggio politico mediatico che tale scelta porterà nelle tasche del Premier, soprattutto a ridosso delle elezioni, non vi sono, a mio avviso altre spiegazioni plausibili.
Per quanto riguarda le costruzioni già avviate, alcune strutture potranno avere una destinazione di carattere turistico, rimane però il fatto che i circa 300 milioni di euro stanziati per strutture che sono sì di carattere duraturo, ma non necessario, sarebbero potuti essere destinati per altri tipi di interventi, sempre in Sardegna, di maggiore interesse e urgenza come ad esempio la modernizzazione della logistica portuale. Berlusconi ha invece garantito un risparmio di 220 milioni di euro senza contare questo spreco, visto che ha garantito a Cappellacci che le opere già iniziate verranno portate a termine.
Quindi i Bronzi di Riace rimarranno al loro posto, delusi per la mancata vacanza, e si verificherà un doppio spreco economico a mero vantaggio dell’ego smisurato del nostro Premier.

giovedì 23 aprile 2009

referendum...come capisco qualcosa...

di Eleonora
visto che all tv, giornali, ecc... nono si parla mai dei contenuti ma solo della forma (quando e se fare l'election day), mi sn informata da sola...tramite internet...
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PREMESSA: voglio mettere in luce 2/3 concetti secondo costituzione.
1) il referendum cui siamo chiamati a votare è un referendum di tipo abrogativo, cioè mira ad abrogare (togliere dal panorama normativo) o modificare un provvedimento legislativo già esistente. E' richiesto un quorum (cioè un numero minimo di votanti) della maggioranza degli aventi diritto al voto (maggioranza delle persone che in italia ha dai 18 anni in su) e il risultato viene dalla maggioranza dei voti espressi (art. 75 cost).
I quesiti si rispondono con un SI' o con un NO e vengono espressi nella forma "Volete voi che sia abrogato...(segue il testo della legge da riformare)". Quindi se si vuole mantenere la disciplina esistente si fa la croce sul NO, se si vuole cambiare sul SI'.
2) la Costituzione Italiana non dà chiare indicazioni sul sistema elettorale e partitico da adottare nel paese, però leggendo vari articoli come il n. 49, 56, 57 cost. sembrerebbe preferire il pluripartitismo su base proporzionale. Il sistema maggioritario (in cui sono necessarie delle alleanze fra i partiti per poter essere eletti) viene adottato con la convinzione che dia più forza e quindi garanzia di maggiore durata all'esecutivo così eletto.
3)all'art. 48 cost si stabilisce un diritto/dovere al voto (..."Il suo esercizio è dovere civico."). Dovere che però è rimasto senza sanzione . L'assemblea costituente del 1948 voleva affermare l'importanza quindi dell'atto del votare e anche l'importanza/dovere di informarsi prima di compiere tale atto.
La Costituzione avrà sicuramente dei limiti, ma si può dire se seguita e rispettata fungerebbe davvero da base, delineando il miglior mondo possibile, nato dal compromesso di 3 visioni politiche molto diverse tra loro: la cattolica, la liberale e la socialista.
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Quindi per capirci qualcosa:
1) prendere il provvedimento sottoposto a referendum: legge 21 dicembre 2005, n. 270
denominata, alla vigilia dell'emanazione, "Una porcata" dallo stesso guardasigilli che l'aveva proposta e cioè Calderoli.
Infatti leggendo il testo, non è proprio di facile comprensione.
Comunque ho capito che vengono istituiti dei premi di maggioranza alle liste, individuate su base proporzionale e abrogati i collegi uninominali (tipici dei sistemi maggioritari).
su wikipedia di trova una spiegazione buona http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_elettorale_italiana_del_2005
Sono 3.
Il primo (VERDE) riguarda l'elezione della Camera dei Deputati e attiruisce il premio di maggioranza alla lista più votata. Prima avveniva che il premio si avesse per le coalizioni di liste ora, invece, viene attribuito solo alla lista più votata.
Il secondo (BIANCO) stessa cosa per il Senato.
Il terzo (ROSSO) abolisce il sistema delle candidature multiple (cioè la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni avendo la possibilità di essere eletto in più luoghi, con la possibilità di scegliere il seggio e di far subentrare quelli non eletti al suo posto).
3) considerando tutto questo, ho concluso che: serve una riforma della legge elettorale, una riforma vera, dove oltre alle liste si possano votare le persone, il referendum non basta ad eliminare il Porcellum anzi potrebbe addirittura peggiorarlo (vedi legge Acerbo del 1924). Invece voterò sicuramente SI' al terzo quesito.
Ho trovato questo articolo scritto da Giovanni Sartori e che riguarda proprio il referendum e che spiega i principali problemi al riguardo.
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Election day.
alla fine si sono accordati per il 21 giugno, finalmente! penso che proprio questo momento richiedesse un decreto ad hoc. Dove si può riscontrare maggiore necessità ed urgenza che nel fatto di risparmiare 400 milioni di euro in un momento in cui una regione italiana è stata colpita così duramente. Insomma questo è proprio un chiaro esempio di necessità e urgenza...
Una parte politica, quella molto verde, aveva sollevato dubbi sull'esitenza di un divieto costituzionale all'accorpamento della data delle europee e del referendum. Si invocava la segretezza del voto ( è possibile anche non votare per il referendum e per le europee sì...e viceversa) e questo avrebbe creato problemi legati al dettato dell'art. 48 cost. "... Il voto è personale ed eguale, libero e segreto..."...in realtà la scheda si consegna piegata e il fatto che gli scrutatori o il presidente di seggio sappiano che io non voglio votare al referendum non è una violazione della segretezza...perchè sempre gli scrutatori e il presidente di seggio sono a conoscenza anche di tutti coloro, nomi e cognomi, che non si recano proprio a votare o che voteranno solo al referendum...io credo che alla base di questa richiesta ci sia stata la così detta "paura da quorum".

lunedì 20 aprile 2009

Viral Riot

.. alla luce di quanto sta accadento è bene iniziare uscire dal coro ed iniziare a fare qualcosa di concreto.. ecco un'ottima iniziativa per far sentire la nostra voce.

http://viralriot.blogspot.com/2009/04/viral-riot-manifesto.html

Leggete e passateparola

Le richieste ignorate

Autore: Stefania

Sul quotidiano La Repubblica nelle date 18 e 19 aprile sono state pubblicate due notizie non condivise da altro quotidiano nè menzionate in alcun telegiornale e rappresentano la "prova provata" che gli enti locali (nella persona del Sindaco de L'Aquila) avevano chiesto aiuto al Governo, il quale, ad ogni richiesta di spiegazione sulla mancata prevenzione o allerta nel caso in cui si fosse verificato ciò che poi è accaduto, ha sempre risposto che il nostro è un Paese sismico ed è impossibile mettere in emergenza tutti i posti dove si avverte una scossa di terremoto.. Se in assoluto questa risposta potrebbe anche avere un senso, nella situazione specifica de L’Aquila proprio non direi, visto che le scosse di terremoto che si sono susseguite negli ultimi mesi non rientrano nella definizione di “casi sporadici e assolutamente non preoccupanti”. Dalla parole contenute in una lettera invitata dal Sindaco de L'Aquila a Bertolaso quattro giorni prima del terremoto si evince che “negli ultimi tre mesi e mezzo sono stati oltre 180 movimenti tellurici, di cui più di 40 distintamente avvertiti dalla popolazione. Negli ultimi 4 giorni le scosse sono state ben 16.. il cui picco è stato rilevato nel primo pomeriggio dello scorso 30 marzo con magnitudo 4”. Quindi entrambe le richieste di aiuto sono state sapientemente ignorate.
In tutta risposta su tutti i quotidiani si legge come Berlusconi preferisca prima ricostruire e poi fare le inchieste.. (“diamo spazio alla ricostruzione, non mettiamo l’accento su cose ormai accadute” anche perché “penso che le inchieste possano arrivare a dire che non ci sono responsabilità” Corriere della Sera del 19 aprile). Questo mi sembra l’ennesimo sberleffo da parte del nostro Presidente del Consiglio. Si continua così a rimpallare (sino a negare) le responsabilità (che ci sono eccome) da una parte all’altra.
Su La Repubblica di ieri 19 aprile vi è la notizia che il Pm vuole far entrare all'interno dell' inchiesta avviata per stabilire di chi sia la responsabiltà di quanto successo, il telegramma ignorato.. che sia per questo motivo che il Premier desidera glissare su ogni eventuale inchiesta..?
Di seguito il telegramma che verrà acquisito agli atti e che nessun mezzo di informazione ha divulgato.
Così il sindaco chiese aiuto prima del sisma

Repubblica — 18 aprile 2009 pagina 9 sezione: CRONACA
L' AQUILA - Una richiesta d' aiuto. Cinque giorni prima della tragedia. Contenuta in un telegramma urgente. Una richiesta rimasta inascoltata. Mittente, il Comune dell' Aquila. Destinatari, la presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento della Protezione civile), il governatore della Regione Gianni Chiodi, l' assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati e la Prefettura dell' Aquila. Oggetto: una istanza per la dichiarazione dello "stato d' emergenza" per la città dell' Aquila, assieme alla segnalazione dello sciame sismico in corso, e di gravi lesioni ad edifici pubblici e privati. Per colpa del terremoto. Già, perché all' Aquila il terremoto c' era già, da mesi, con una frequenza sismica ormai quotidiana. La scossa del 30 marzo scorso (con un quarto grado di magnitudo) aveva poi scatenato il panico in città con l' evacuazione di diversi uffici pubblici, oltre a lesioni gravi per migliaia di palazzi. Con una stima dei danni pari a 15 milioni di euro. Era stata, finoa quel momento, la scossa più forte registrata all' Aquila dal 1967. E anche questo aveva spinto il sindaco Massimo Cialente a spedire un telegramma a Palazzo Chigi. Ma quella missiva (recuperata solo ora tra le macerie degli uffici comunali) cadde nel vuoto. Del resto, proprio per la presenza dello sciame sismico e la paura diffusa nella provincia aquilana - appena il giorno prima - su richiesta del capo della protezione civile Guido Bertolaso, si era riunita all' Aquila la Commissione Nazionale Grandi Rischi. Una riunione che però non aveva - evidentemente - tranquillizzato Cialente. Che il giorno dopo decise di scrivere il telegramma. Questo il testo: «In relazione ai gravi e perduranti episodi di eventi sismici il cui inizio risale al 16 gennaio scorso, sotto forma di quotidiano sciame sismico di complessive 200 scosse e oltre, culminato con scossa di quarto grado il 30 marzo scorso, chiedesi urgentee congruo stanziamento di fondi per prime emergenze, nonché dichiarazione stato emergenza ai fini dell' effettuazione dei necessari interventi di ripristino idoneità degli edifici pubblici e privati. Inoltre, si segnalano in particolare gravissimi danni strutturali in due edifici scolastici ospitanti cinquecento alunni». Per il sindaco, oggi, questo telegramma ha il sapore di una drammatica beffa. «Ho fatto tutto il possibile... Adesso dobbiamo solo ricostruire ciò che abbiamo tragicamente perso. Piangere il nostro dolore e andare avanti». Più dura la posizione della presidente della Provincia dell' Aquila, Stefania Pezzopane: «La settimana tra il 30 marzo e il 5 aprile, è stata fatale per il nostro territorio. Lanciavamo continui appelli, la gente fuggiva in strada per paura delle scosse. Ci era stato detto che la nostra era una psicosi, che avremmo dovuto avere un atteggiamento diverso, di serenità. Invece...». E prosegue: «Possibile che le due scosse avvenute la notte del 5 aprile, poche ore prima della tragedia, non abbiamo fatto suonare un benché minimo campanello d' allarme? Molti di quelli che si sono salvati, quella notte hanno dormito in macchina...». - GIUSEPPE CAPORALE

sabato 11 aprile 2009

auditel e auditel della radio.

giovedì 9 aprile ore 20.50 telefono squilla, rispondo(sì sono la centralinista ufficiale in famiglia)...intervista sull'ascolto della radio...
nooo non lo sapevo ci fosse un'auditel anche per la radio.
A fine intervista mi fermo a parlare con la ragazza che mi ha intervistato (le ho chiesto se faceva il turno di notte..:))) ).
in realtà non ho capito chi fosse la società gestrice del servizio, la ragazza parlava ultra veloce (giustamente)...però mi sono informata di come funziona l'auditel in tv...su wikipedia è spiegato molto bene...

"Auditel è una società nata per raccogliere e pubblicare dati sull'ascolto televisivo italiano.
Fu creata a Milano nel 1984 ed iniziò i rilevamenti a partire del 7 dicembre 1986.
La RAI), emittenza privata (network nazionali ed emittenti locali), aziende che investono in pubblicità (UPA) con agenzie e centri media ; il restante 1% è di proprietà della Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG)."

Tralaltro ho scoperto che è in cantiere una riforma dell'auditel stesso che ricomprende anche i digitale, "devono poter operare su tutte le piattaforme"...anzi forse l'hanno già approvata (mi sento veramente poco aggiornata!!!)

http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=2051

tralaltro su sky l'auditel non è rilevato...

Insomma forse sarebbe stato più divertente se avessi risposto "Ascolto Radio Maria tutto il giorno..." :)))

venerdì 3 aprile 2009

English.. so crazy..


di Stefania


English is a crazy language…
There is no egg in eggplant, nor ham in hamburger; neither apple nor pine in pineapple.
English muffins weren’t invented in England nor French fries in France.
Sweetmeats are candies while sweetbread, which aren’t sweet, are meat.
We take English for granted, but if we explore its paradoxes, we fine that quicksand can work slowly, boxing rings are square and a guinea pig is neither from Guinea nor is it a pig.. and.. why is it that writes write but fingers don’t fing.. grocers don’t groce and hammers don’t ham..??
Again.. if the plural of tooth in teeth, why isn’t the plural of booth beeth..?? One goose.. two geese..!
So.. one moose.. two meese..? One index.. two indices..??
If teachers taught.. why don’t preacher praught..? If vegetarian eats vegetables, what does humanitarian eat..?
Sometimes I think all the English speakers should be committed to an asylum for the verbally insane. In what language do people recite at a play and play at a recital..? Park on driveways and drive on parkways..?
English was invented by people, not computers and reflects the creativity of the human race (which, of course, isn’t a race at all). This in why, when the stars are out, they are visible, but when the lights are out, they are invisible.