sabato 11 luglio 2009

"Vademecum sul lodo alfano"

dal blog

http://gianluigi84diblasi.spaces.live.com/blog/cns!2C46D49F572CA3D6!311.entry?sa=791037209

" Che cos'è il Lodo Alfano(1) (lg.124/2008)?

questa è una domanda che molti, ancor oggi, potrebbero porsi e non a torto,
del Lodo Alfano se ne parla sempre tanto ma il più delle volte per non dir nulla!
si parla di referendum, di manifestazioni, di sentenza della Corte Costituzionale, adesso è stata scovata anche la allegra cenetta(2) tra Berlusconi, Alfano, Letta, Vizzini e due giudici della Corte Costituzionale, Mazzella e Napolitano.
ma sto benedetto Lodo Alfano cos'è?


"...i processi penali nei confronti dei soggetti che rivestono la qualità di Presidente della Repubblica, di Presidente del Senato della Repubblica, di Presidente della Camera dei deputati e di Presidente del Consiglio dei ministri sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione."
questo è il passo del 1° comma dell'unico articolo di questa legge che più infiamma i sostenitori dello Stato di Diritto.

Tra le norme ed i principi con cui questa legge cozza e, forse, sopra di tutti c'è l'art. 3 comma 1° della Costituzione:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."

è su queste due basi normative che si fonda tutto quello che diremo dopo.

a cominciare dall'Appello(3) che 100 tra i più grandi costituzionalisti italiani hanno sottoscritto contro questa legge e che, in un passo centrale, così recita:
"...rilevano, con riferimento al cosiddetto lodo Alfano, che la sospensione temporanea ivi prevista, concernendo genericamente i reati comuni commessi dai titolari delle sopra indicate quattro alte cariche, viola, oltre alla ragionevole durata dei processi e all'obbligatorietà dell'azione penale, anche e soprattutto l'art. 3, comma 1 Cost., secondo il quale tutti i cittadini "sono eguali davanti alla legge".
Osservano, a tal proposito, che le vigenti deroghe a tale principio in favore di titolari di cariche istituzionali, tutte previste da norme di rango costituzionale o fondate su precisi obblighi costituzionali, riguardano sempre ed esclusivamente atti o fatti compiuti nell'esercizio delle proprie funzioni. Per contro, nel cosiddetto lodo Alfano la titolarità della carica istituzionale viene assunta non già come fondamento e limite dell'immunità "funzionale", bensì come mero pretesto per sospendere l'ordinario corso della giustizia con riferimento a reati "comuni".

non c'è molto da aggiungere, poco da commentare ma molto su cui riflettere...
questa potrebbe sembrare solo teoria, ma in realtà, qui ci son in gioco gli equilibri Costituzionali della Repubblica Italiana ed il fondamentale rapporto Cittadino-Legge.

Oltre a tutto questo,
uno dei motivi per cui ci si è scatenati contro questa legge, è stato il c.d. "Caso Mills"(4), ossia il processo per corruzione in atti giudiziari che vedeva coimputati l'avv. David Mills e Silvio Berlusconi.
La Corruzione(5), di per se, è un reato con una determinante particolarità relativamente ai soggetti: necessita che siano almeno due!
un furto o un omicidio, per esempio, son reati che si configurano anche con l'azione di un solo soggetto, ma la corruzione no! la corruzione necessita, proprio per sua stessa natura, che ci siano almeno due soggetti: un corruttore ed un corrotto!
e qui...
cosa accadde di tanto strano in questo caso Mills?
è accaduto che il 17.02.09 il Tribunale di Milano ha potuto condannare solo il corrotto(6), l'avv. Mills, nonostante nel testo della sentenza venga evidenziato che questi "... ha certamente agito da falso testimone, da un lato, per consentire a Silvio Berlusconi ed al Gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o, almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data..."

la domanda dovrebbe sorgere spontanea:
ma.... se la legge è uguale per tutti e la corruzione esiste solo se ci son un corruttore ed un corrotto, come mai è stato condannatto solo il corrotto e non anche il corruttore?
una prima risposta è sicuramente:
il Lodo Alfano...che, in barba all'art. 3 della Costituzione, ha permesso al Premier di non esser processabile per un reato "non funzionale", commesso (se così sarà accertato ed accertabile), prima dell'inizio del suo mandato.

Sulla costituzionalità di questa legge pende un giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale...
giudizio che dovrebbe trovare soluzione in autunno, ma su cui non si è mai smesso di riflettere, vedi: Castelli vs. Travaglio: "La legge non è uguale per tutti" ad Annozero del 11/06/2009 (e chissà il buon leghista dove poggiava tanta spavalderia sulla sentenza).
giudizio tornato di stringente attualità, dopo la recentissima notizia della cena privata tra due componenti della Corte che valuterà questa legge, il Ministro che le ha dato il nome, il Primo Beneficiario e due componenti del suo staff di Governo(2). Su questa notizia io non faccio alcun commento, vi lascio alla viva, vibrante ed autorevole voce della Professoressa Lorenza Carlassare: Berlusconi a cena con due giudici costituzionali: “Un attacco al cuore dello stato di diritto”


Appendice del 3 luglio 2009:
il clamore suscitato dalla cena di Maggio in casa Mazzella, ha costretto questi a prendere posizione e lo ha fatto così: “Caro Silvio ti scrivo…”
da qui arriva la presa di posizione della Corte:
"La decisione sul lodo Alfano, com'è stata quella sul lodo Schifani, rappresenta un unicum. Abbiamo di fronte leggi del tutto particolari, che non sono astratte, che non riguardano migliaia di cittadini, ma uno solo. E a uno solo sono state applicate. Quell'uomo politico, quel presidente è Berlusconi. La decisione della corte perde la sua astrattezza, si cala inevitabilmente nel personaggio, ne decide la sorte politica, Può uno di noi, alla vigilia di questa decisione, andare a cena con quest'uomo? No, non può. E non è necessario che ciò sia scritto o vietato. Lo dice il buon senso comune. Se la nostra opzione dev'essere sopra le parti, come sarà, i comportamenti devono essere sterili, come se fossimo in sala operatoria"(7)

(1) Lodo Alfano
(2) Articolo di Peter Gomez su L'Espresso
(3) Appello 100 Costituzionalisti contro il Lodo Alfano
(4) Marco Travaglio - Mills giudicato, Berlusconi condannato
(5) Codice Penale
(6) Sentenza su Caso Mills
(7) dalla Consulta sulla cena"

7 commenti:

  1. il lodo alfano è una questione cruciale al di là dei beneficiari , in quanto si stabilisce che la legge non è più uguale per tutti.
    qualsiasi tipo di reato commetta il presidente , questo ne sarà immune.


    è proprio il termine 'la legge è uguale per tutti' che ha fatto da ponte da uno stato assoluto (dove il re promulgava le leggi ad personam a favore o contro i singoli , e non era soggetto a queste leggi)


    si potrebbe dire che in realtà anche senza lodo alfano , un paese come questo con altissimo livello di corruzione , e con organi istituzionali mai autonomi ed ingerenti , l'arbitrio e l'assolutismo è concreto e ben reale.


    le ragioni , a mio avviso di questo scatafascio , è il conflitto di interessi. un politico comincia a non essere più un politico quando ha interessi più importanti siano essi privati , siano d'altra specie.
    tecnicamente , il tanto maledetto conflitto di interessi del settore privato , è ben cosa misera rispetto al conflitto di interessi tra magistratura e politica.
    la distinzione tra le due specie e la realizzazione di una forte autonomia è il fondamento di questa repubblica democratica , che trova in montesquieu le sue radici.
    la differenza tra stato assoluto e stato di diritto , sta pure nella suddivisione del potere. tra quello esecutivo , legislativo e giudiziale.
    insomma è estremamente più grave che dei magistrati entrino in politica con tanta facilità.
    se gli ultimi esempi sono ottimi esempi di come lo stato si sta dissanguando a favoro di sanguesughe private, quello de l'ingresso dei magistrati in politica cambia il volto dello stato in assolutismo.

    camillozzo

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  2. caro cammillozzo,
    hai perfettamente ragione, il "lodo alfano" è censurabile solo per l'obiettivo cui mira (discriminare le persone, facendo in modo che la legge non sia più uguale per tutti) il tutto peggiorato dal fatto che sia stato cucito su misura per una sola persona. ciò che trovo maggiormente grave ed altrettanto deprimente, è l'atteggiamento del presidente della repubblica, il quale non sembra schifarsi di fronte a tanta ingiusitizia. da una persona che dovrebbe fare da arbitro mi aspetterei maggiori "no" e ammonizioni, invece ciò che vedo è il nulla o l'eccessiva tolleranza.
    quanto al conflitto di interesse, al di là delle nozioni che si possono dare, credo che sia ravvisabile ogni qualvolta ci sia danneggiamento da parte di una persona che si ingerisce in settori a lui non accessibili, quindi colpisce tanto il settore privato, quanto quello pubblico.. naturalmente ha un peso maggiore laddove ci siano di mezzo degli interessi pubblici rivolti alla collettività, interessi che andrebbero tutelati con maggiore forza.

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  3. gli interessi di una collettività si basano sugli equilibri dei poteri , un eccesso di potere ad un singolo o organizzazioni , porta presto ad una deriva arbitraria ed autoritaria.
    ma questo riguarda tanto l'imprenditore , tanto e molto più un magistrato.
    se l'elezione politica da parte di un magistrato a deputato , senatore , comincia ad essere intesa come reale promozione di carriera , comincia ad essere evidente come la magistratura operi a livello politico.
    significa in breve che la discrezionalità di un giudice viene regolato tanto da un orientamento politico tanto nelle aspettative di promozione. in italia dato un processo qualsiasi , la risultanza del giudizio può avere connotazione diversissime a seconda del giudice che esamina , e si può anche notare come queste sentenza abbiano spesso e volentieri atteggiamenti politici.

    non voglio tirarla lunga , ed arrivo al sodo.
    è vero che il potere economico non può entrare in questa maniera totalitaria nel governo di un intero paese.
    ma è molto più pericoloso che un DeMagistris , un Dipietro , entrino in politica. questo significa che un imputato , un cittadino che viene ritenuto colpevole di comportamenti scorretti verso la società , rispetto ad una accusa politica non potrà trovare riparo nella giustizia , e viceversa non potrà trovare ripare nella politica rispetto alle accuse della giustizia, questo bipolarismo politica giustizia in sorta di contrapposizione serve per regolare una democrazia , una sorta di feed back. come è già troppo piena la storia italiana , gli imputati saranno merce di scambio per trattative , saranno gli ostaggi da scambiare.
    durante gli anni di piombo italiani , un paese come la francia democratico e repubblicano come il nostro ospitarano parecchi rifugiati politici italiani , perchè esisteva in questo paese una vera e propria organizzazione di magistratura ad orientamento politico.
    le radici su tale ingerenza probabilmente è antico e pure irrisolvibile. ma si può costruire comunque un sistema che abbassi queste ingerenze.
    [non mette in dubbio che dipietro e demagistris la sappiano lunga , e siano anche brave persone che agiscono per un bene comune - ma è altrettanto evidente che non hanno la minima idea di che cosa significhi libertà della persona e rispetto dei ruoli - chi no ha rispetto dei ruoli non può avere rispetto per la democrazia]

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  4. @ camillozzo

    Hai ragione, l'intrommissione della magristratura nella politica è pericolosa perchè potrebbe non garantire la totale imparzialità di giudizio, però trovo che sia ancor più pesante l'intromissione che la politica fa nella giustizia.. del resto un pm che entra in politica smette di fare il magristrato, mentre una persona che entra in politica riesce ad intromettersi in diversi settori modificando le regole a proprio favore ed alcune volte (forse troppe) le sentenze di condanna/assoluzione.. quindi mi sento di affermare che sia molto più pericoloso quello che riescono a fare i polici con le loro troppe libertà che i magistrati che entrano in politica..

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  5. non esistono politici che si mettono a fare i magistrati (forse sacconi c'ha provato con il caso Englaro ma gli è andata male).

    ma esistono , e sono pure tanti , i magistrati che si mettono a fare i politici.

    per quanto riguarda la filosofia , che si ha bisogno di un male minore per sconfiggere un male maggiore , lascia il tempo che trova , un arrangiamento filosofico di chi non è aduso ad un pensiero democratico e di libertà della persona.
    il porcile che è stato fatto in questo paese , è stato fatto innanzitutto dalla magistratura. falcone e borsellino li ricordiamo perchè erano unici (e sono spuntati agli inizi degli anni novanta - appena crollato il muro di berlino), e perchè la loro lotta la fecero soprattutto all'interno delle istituzioni. il pensiero che guida uno come dipietro e compagnia bella , è che per fare bene le cose , come dice lui , ha bisogno di più potere , e così è entrato in politica , e siccome non gli riesce ancora di fare niente perchè la democrazia lo piazza all'8 per cento , ogni cinque minuti suona al quirinale , come se andasse dal re a chiedere di fare qualcosa.

    se ognuno cominciasse , a fare quello che gli spetta , la propria funzione , impegnandosi nel farla correttamente , secondo me sarebbe già un grande passo in avanti. dipietro fa parte della magistratura fascista che si è messa a far politica , e a me fa schifo !! e a dipietro , preferisco un colluso con la mafia , che si è inventato il liberismo ad personam , ma che perlomeno possiede un barlume (bassissimo) di idea di libertà della persona. quando questo partito degli idv , cominceranno a mostrarsi civili , e cominceranno a smetterla di fare i fascisti , ne riparleremo.

    raffaele cantone stava dietro ai casalesi da dieci anni , credi che la polizia non sapesse , dove stavano e che facevano ? certo che lo sapevano. ma è servito Saviano che accendesse la miccia. perchè non si è mosso ? non aveva abbastanza coglioni ? la magistratura non poteva fare una figura di merda di fronte all'eroismo di un cittadino ? ed intanto in tutti questi anni il signor Raffaele cantone , quanti ladri di polli ha arrestato ? (le carceri sono piene di ladri di polli , in tutto il paese)

    camillozzo

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  6. @ camillozzo

    certo, non ci sono politici che si mettono a fare i magistrati, però politici che si creano leggi "fai da te" per uso e consumo personale ce ne sono.. e credo che siano peggio dei magitrati in politica..!
    Vero: se ognuno cominciasse a fare quello che gli spetta senza ingerirsi in quello o in quell'altro ruolo tutto andrebbe meglio.. però temo che si tratti di pura utopia.. ormai siamo arrivati nell'era in cui regna sovrano il beneficio personale piuttosto che il beneficio della collettività.. per cui chi ha il potere si mette a fare tutto ciò che gli porta un tornaconto.. con questo non voglio certo dare una giustificazione allo scatafascio che ci sta invadendo..! in conclusione.. mi preoccupa più la sorte dei politici che non sanno (o non vogliono perchè non interessati) fare i politici, piuttosto che i magistrati che si mettono a fare i politici, senza per altro riuscirci bene.. a mio avviso..

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  7. oramai la politica è il luogo dove i porcelli si incontrano per fare le orgie , e la magistratura sbava per entrarci. la magistratura ha messo la firma sulle morti di falcone e borsellino , e sulle loro ville al mare con barchetta; ha messo pure le firme , su quegli eroi da strada che avevano dei valori , e sono morti da fessi;
    ma veramente avevano bisogno di saviano per arrestare i casalesi , cosa sapeva saviano che la magistratura non sapeva ? sapevano tutto ,ovviamente, ma avevano bisogno di un fesso che facesse da scudo , così fu tutta colpa di saviano , e la stretta di mano tra magistratura e mafia può di nuovo aver luogo.
    la famosa tangentopoli , non fu la più grande azione giudiziaria , ma la più grande azione politica , e dipietro non è mai stato un magistrato come un cittadino che ha fatto le scuole elementari se lo aspetta, ma era solo uno di quelli.

    in sostanza questo paese si fonda su politica , mafia , chiesa e magistratura , che cosa sia meglio , o che cosa sia meno peggio una cittadina come te autenticata e certificata , lo deciderà alle prossime elezioni; dal canto mio la magistratura rappresenta un'avanguardia culturale di stampo nazista , e mi auguro che queste sanguisughe ed avvoltai che si affannano su paese sofferente si riescano a cacciare fuori dalla politica;

    camillozzo

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