domenica 26 aprile 2009

G8 o Gi hanno frecado..?

Autore: Stefania

Il G8 è stato più volte oggetto di megalomania da parte del nostro Premier, alcuni mesi fa si era battuto perché riteneva che fosse di fondamentale importanza far partecipare al forum costituito dai paesi più industrializzati del mondo anche i Bronzi di Riace, così il servizievole Bondi non se l’è fatto ripetere due volte e, senza perdere tempo, si era prodigato in tal senso ed era riuscito ad ottenere il visto affinché gli “ignudi di Reggio Calabria” s’imbarcassero verso l’isola de La Maddalena e prendessero posto al tavolo dei lavori.
Inoltre, è di qualche giorno fa la notizia che il G8 si terrà non più nell’isola sarda, ma all’Aquila, per chiare motivazioni di natura mediatica e non certo per lo sbandierato risparmio di 220 milioni di euro.
Facciamo un passo indietro. Per il summit dei grandi della terra erano stati stanziati circa 300 milioni euro, i criteri di selezione delle imprese chiamate ad occuparsi dei lavori non sono stati resi noti (non si è dunque proceduto attraverso gare pubbliche d’appalto) perché coperti da segreti di stato, si tratta di un provvedimento imposto da Prodi, confermato da Berlusconi e affidato con tutte le opere alla Protezione Civile e al suo direttore Guido Bertolaso, con tutte le implicazioni del caso.
L’idea, avanzata dal Premier accolta dal Consiglio dei Ministri e avallata dagli altri partecipanti al G8, di spostare la sede del summit dalla Maddalena all’Aquila lascia aperti una serie di interrogativi.
Qual è la reale necessità di organizzare in due mesi un vertice mondiale in una zona dove la priorità è quella di ridare un alloggio alle migliaia di sfollati? Secondariamente, quale sarà la destinazione delle strutture, i cui lavori sono in fase di completamento, nell’isola sarda?
Al primo interrogativo si può tentare la soluzione del vantaggio politico mediatico che tale scelta porterà nelle tasche del Premier, soprattutto a ridosso delle elezioni, non vi sono, a mio avviso altre spiegazioni plausibili.
Per quanto riguarda le costruzioni già avviate, alcune strutture potranno avere una destinazione di carattere turistico, rimane però il fatto che i circa 300 milioni di euro stanziati per strutture che sono sì di carattere duraturo, ma non necessario, sarebbero potuti essere destinati per altri tipi di interventi, sempre in Sardegna, di maggiore interesse e urgenza come ad esempio la modernizzazione della logistica portuale. Berlusconi ha invece garantito un risparmio di 220 milioni di euro senza contare questo spreco, visto che ha garantito a Cappellacci che le opere già iniziate verranno portate a termine.
Quindi i Bronzi di Riace rimarranno al loro posto, delusi per la mancata vacanza, e si verificherà un doppio spreco economico a mero vantaggio dell’ego smisurato del nostro Premier.

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