martedì 26 maggio 2009
cosa succedeva nell'88...
di eleonora
da un po' ho ritrovato delle mie vecchie copie del "Corriere dei Piccoli", periodico con una lunga storia dove c'erano fumetti (molto belli, secondo me, e in gran parte di autori italiani), rubriche, ecc...su cui si imparava a leggere oppure ci si impratichiva nella lettura.
Una delle copie (foto sopra) che ho trovato è dell'10 luglio del 1988 e io avevo 6 anni.
Volevo, quindi, condividere delle riflessioni che ho elaborato sul questo ritrovamento un po' nostalgico...
Insomma negli anni '80 il gruppo editoriale rusconi compra il canale televisivo Italia 1 e dalle pagine del periodico iniziano a comparire inviti ai bimbi a guardare il nuovo canale. Nel periodico compaiono anche storie a puntate di quello che poi si sarebbe visto in tv...
poi italia 1 viene comprata da un'altra azienda...ed eccoci arrivare ai giorni nostri...
conclusioni: il rincoglionimento globale italiano è iniziato più di 20 fa, per una serie fortuita di coincidenze e abili operazioni di marketing...alle quali le persone non erano abituate e vaccinate...
non credo di aver mai sentito mia mamma dire "ma che strano che da questo giornalino invitino a guardare la tv?"
forse ora mi sono immunizzata...forse...almeno spero.
venerdì 22 maggio 2009
Prima di partire per un lungo viaggio..
Autore: Stefania
Alla vigilia della partenza del Pontefice verso il Medio Oriente, mentre i suoi schiavi gli stavano preparando i mesti bauli da viaggio, era arrivata la notizia di minacce da parte di un gruppo di estremisti afghani che invitavano il Papa ad astenersi da qualsiasi forma di proselitismo cattolico. Benedetto XVI udendo la notizia si è lasciato sfuggire un “Povrca Puttana.. e adesso chi glielo dice a QUELLO..?”.. nessuno capì a chi si riferisse. Voci vicine al Pontefice (le suore dell’ordine arcoriano ) hanno svelato che si trattava proprio di LUI che aveva affidato al Santo Padre il compito di colonizzare terre ancora inesplorate in cambio di qualche Ministero.
Passata la paura delle minacce Benedetto XVI è finalmente giunto in Medio Oriente. Ad attenderlo ci sono una serie di impegni sia politici che religiosi, tra questi memorabile la visita alla Moschea Bin Talal di Amman: il Papa, che non si cambiava i calzetti da dieci giorni, stava per togliersi le scarpe quando l’arabo che si trovava all’ingresso ha fatto un cenno a significare che non fosse necessario rispettare la regola di entrare nel luogo sacro scalzi. Così a Benedetto XVI è stato concesso il privilegio di camminare all’interno della Moschea indossando le scarpe evitando alla Chiesa un grave ed imbarazzante incidente diplomatico.
Al termine della visita il Pontefice ha lanciato un grido di allarme. “La religione viene deformata quando è usata al servizio dell’ignoranza, del pregiudizio, del disprezzo, della violenza e dell’abuso. Per evitare ciò, in Italia tutto questo è lasciato alla politica.”
Nella visita a Gerusalemme, quando il rabbino ha letto il salmo in ebraico c’era un silenzio quasi irreale, poi il Papa si è diretto, a passo deciso, verso il muro del pianto per lasciare un bigliettino ; la stampa ci ha rivelato il contenuto: “Fatemi una traduzione del salmo. Passo più tardi a ritirarla”.
Il viaggio è proceduto non senza piccoli incidenti. Nei giorni successivi sono piovute forti critiche rivolte al Papa per aver pronunciato discorsi troppo tiepidi nei confronti dell’Olocausto, da qui all’accusa di essere appartenuto alla gioventù hitleriana il passo è stato breve, tale circostanza è stata smentita con irritazione dal portavoce padre Federico Lombardi il quale non ha gradito la confusione tra Hitler e la partecipazione del Pontefice ai salotti frequentati dai seguaci di Marcel François Lefebvre.. ipotesi poi confermata dal perdono del vescovo negazionista Willamson.
l'italia è un film di bud spencer e terence hill!
domenica 10 maggio 2009
Dentro un'altra..
Dovremmo sentirci lusingate nel vedere come questo Governo si sia impegnato a far entrare in politica così tante donne, per altro senza ricorrere a forzature, come ad esempio l’introduzione di quote rosa obbligatorie.. è tutto molto più semplice: basta far erigere un membro del Governo per avere un posto da Ministro.
Se questa volta sembra limpida la natura della scelta del nuovo Ministro (si può osservare qualche immagine pubblica per coglierne i motivi - a lato una fotografia in veste ufficiale) altrettanto non si può dire per l’iter che ne ha portato la nomina.
In un pomeriggio di fine aprile, durante un momento conviviale, alcuni ministri divisi in squadre (La Russa -Calderoli da una parte e Letta - Berlusconi dall’altra) si stavano dibattendo per riuscire a trovare l’esatta identità dei personaggi che si celavano nel gioco “INDOVINA CHI?” e hanno fatto i nomi di Michela Brambilla identificandola come Ministro del Turismo e Roberto Castelli (viceministro alle Infrastrutture), Adolfo Urso (viceministro allo Sviluppo economico con delega al commercio estero) e Paolo Romani (viceministro allo Sviluppo con delega alle comunicazioni).
A fine giornata gli sventurati on. La Russa e on. Calderoli sono stati avvicinati da un gruppo di giornalisti e, scambiandoli per un gruppo di sostenitori del PDL in gita a Roma, hanno voluto vantasi delle loro prodezze al gioco lasciandosi sfuggire i nomi dei personaggi misteriosi.
Gianni Letta, appena vista l’Ansa con la fuga di notizie è stato colto da inspiegabili crampi addominali e, dopo varie tappe in bagno, è riuscito a farsi passare un telefono per comporre il numero del Quirinale per fissare un appuntamento con il Presidente della Repubblica prima che questi accedesse alla sua homepage di face book e scoprisse che Berlusconi l’aveva invitato ad iscriversi al gruppo “Sostieni anche tu Michela Brambilla Ministro del Turismo”.
Successivamente Letta ha assicurato alla stampa che nessun nome era stato fatto negando anche di conoscere La Russa e Calderoli.
Dal canto suo l’on La Russa, tradito dai giornalisti che non si erano fatti riconoscere come tali, ha subito lanciato una smentita affermando di non aver fatto alcun nome.. nemmeno il suo.
Rientrata la gaffe istituzionale, l’8 maggio finalmente la rossa dell’harem di Zio Berlusconi ha potuto giurare da Ministro del Turismo e 5 (con un colpo di genio, degno del miglior stratega, è stato aumentato il numero dei viceministri per confondere le acque sull’ipotetica fuga di notizie) sottosegretari sono stati premiati con la carica di viceministro. Morale dietro una donna ministro ci sono 5 uomini viceministro.. speriamo che nessun altra donna venga eletta ministro.. altrimenti ci tocca sobbarcarci altri 5 stipendi..
mercoledì 6 maggio 2009
The familiy show..!
Da fonti certe ( è tutto documentato sul numero di BERLUSCONìK in uscita questa settimana) si è appreso che Bruno Vespa, appena ricevuta la telefonata del Capo che lo pregava di organizzare una puntata di “Porta a Porta” al fine di mantenere privata la questione divorzio, è stato colto da improvvisi e alquanto spiacevoli attacchi di squaraus intestinale: Apicella, impegnato nella sua tournee mondiale, non era disponibile per l’evento e il tecnico a cui si era sempre rivolto per la costruzione dei plastici è appena rientrato dal Messico e deve ancora scontare la quarantena.. il moderato Vespa dovrà accontentarsi di qualche immagine d’archivio.. senza colonna sonora..!
Nonostante le difficoltà cui è stato sottoposto, il giornalista è riuscito nell’impresa di conferire alla puntata di “Porta a Porta” un tono sentitamente contrito per esprimere la sua vicinanza al Premier, il quale ha rivelato che prova ancora un forte sentimento nei confronti della moglie e ha affermato che solo nel caso in cui Veronica ammetterà di essere caduta in un clamoroso errore, allora prenderà in considerazione la possibilità di una riconciliazione..!
Qualche giorno fa devo aver letto il giornale da destra verso sinistra.. mi sembrava di aver capito che fosse stata Veronica a chiedere il divorzio.. e scopo del divorzio non è la riconciliazione..! Adesso.. chi glielo dice a Berlusconi...??