venerdì 22 maggio 2009

l'italia è un film di bud spencer e terence hill!

di eleonora
bo bo bo bo la la la la (chi capisce capisca!:PP)
mazzate, lacrimogeni, cariche, manganellate...
...fumetto, B-movie...
NO!
G8 genova 2001, torino G8 università 2009,...l'aquila?...
per assurdo: ma se gli studenti a torino fossero arrivati fino sotto alla sede del vertice cosa sarebbe successo? Non lo sapremo mai!!!
riflessione giornalistica/politica sull'argomento?? uguale...non la conosceremo mai, perchè nessuno la farà!
Stretta la foglia, larga la via (o è l'inverso...boh)
vuoi una manganellata? e così sia!
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ricevo e pubblico (nel web si dice che doveva pubblicarlo il Manifesto e non l'ha fatto...boh comunque è un bel articolo!)
"La rivolta di Torino
di Francesco Raparelli, dottorando di ricerca in Filosofia Politica
L'Italia è davvero un paese insopportabile e questo non tanto perché agovernarlo c'è una solida maggioranza razzista e neocon, unamaggioranza radicata nel tessuto produttivo, imbattibile nella scenamediatica, ma soprattutto per la mediocrità della sua opposizione.Un'opposizione senza coraggio né passioni. Basta leggere i giornali dioggi, meglio la Repubblica, o leggere le dichiarazioni di Franceschiniper fare questa breve considerazione.Quando sono esplosi gli studenti greci, al seguito dell'omicidio delpovero Alexis, Ilvo Diamanti ha scritto per Repubblica analisi pernulla banali sul tratto comune della nuova generazione in lotta: dallaFrancia all'Italia, dalla Grecia alla Spagna - parafrasando le paroledi Diamanti - una generazione estranea al patto sociale alza la testae pretende di riavere indietro il futuro che la precarietà le hasottratto. Nelle scorse settimane, mentre in Francia venivanosequestrati i manager, Bernardo Valli ha dedicato pagine importantiall'anomalia d'oltralpe. Il radicalismo francese è una sorta dimodello da coccolare per la sinistra italica, sempre utile perricordare a Berlusconi che anche la destra neocon più raffinata,quella di Sarkò, è tutt'altro che al sicuro. Poi Londra e l'assediodella City: per la prima volta capita di leggere Ezio Mauro e MassimoGiannini che si spingono a giustificare la rabbia anti-banche. Certoentrambi condannano la violenza, ma ratificano la necessità di unnuovo patto sociale contro la crisi. Aggiungo infine un elemento nonmarginale. L'Italia è un paese in cui le sue sinistre celebrano daquasi mezzo secolo i fasti del sessantotto studentesco. Un sessantottosenza operai e senza rivoluzione, indubbiamente, educato e pieno dibuona società, comunque anno straordinario e senza pari. Nelsessantotto romano spicca un'esperienza che nessun politico dellasinistra italica ha mai ripudiato: Valle Giulia.Quanto accaduto ieri a Torino non si discosta molto, nella sostanzamateriale, dai fatti di quarant'anni fa, così come, seppur con moltedifferenze, dalle rivolte greche e francesi. Ma ripercorriamo, fuoridalle menzogne giornalistiche, gli eventi torinesi. Almeno 10.000studenti si mettono in corteo, giunti da tutta Italia, oltre che dallefacoltà torinesi. Desiderio condiviso da tutti è quello di violare lazona rossa, per dire basta a città militarizzate e per opporsi alleriforme universitarie. Migliaia di studenti dell'Onda hanno messo daparte la paura, quella propria della solitudine, e con il coraggiointenso dell'esperienza collettiva hanno provato a camminare,nonostante la polizia in assetto antisommossa cingesse d'assedio ilcastello del Valentino. Scudi di plexiglass e caschi a proteggere lapropria testa dai tonfa. Poi le cariche, già violente il giorno prima.Manganelli, ma soprattutto tanti lacrimogeni, quelli al Cs di genovesememoria, come Mortola. Poi la difesa, agita tutti assieme, senzaalcuna separazione tra buoni e cattivi. Immediata la gestionegiornalistica: no global e violenti prendono l'Onda in ostaggio.Corriere e Repubblica sostanzialmente omogenei, per la prima volta dasettembre.Occorre dirlo a voce alta, in questo paese di razzisti e codardi, ierimigliaia di studenti dell'Onda hanno alzato la testa, nei confronti dichi alla contrattazione sociale ha sostituito l'autoritarismo. Dopomesi di lotte gli studenti italiani hanno ricevuto porte chiuse emanganelli. Da che parte sta la violenza, quella vera, quella delpotere cieco e sordo? Ieri a Torino c'era solo indignazione, forte e ragionevole."

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