mercoledì 11 marzo 2009

Casi di ordinaria (in)giustizia. di Stefania

L’Italia.. si sa.. è il Paese delle contraddizioni.. qualche settimana fa Mills è stato condannato per corruzione e quasi contemporaneamente si è dimesso il capo dell’opposizione.. che si sia dimessa la persona sbagliata..? Forse c’è qualcosa (o più di qualcuna..) che non va..!! O forse siamo noi i malpensanti.. forse Mr B. non è il Mr B. che conosciamo noi.. forse Mills si è confuso, ha fatto dichiarazioni senza pensarci troppo.. o magari si è corrotto da solo.. forse, mossi da un eccesso di ingenuità, pensiamo, a torto, che in uno Stato di diritto una persona accusata, seppur indirettamente, di averne corrotta un’altra dovrebbe dimettersi.. invece no.. guadagna ancora più punti nel suo ruolo di Presidente del Consiglio.. del resto i meriti si conquistano sul campo..!
Emblematico vedere a questo punto come si siano comportati i media, ossia quegli strumenti che dovrebbero contribuire a formare l’opinione pubblica.. la maggior parte delle testate giornalistiche ha riportato la notizia alla chetichella.. i telegiornali velocemente hanno citato l’esito della sentenza con la speranza che nessuno sentisse.. e.. nemmeno dubitare.. il signor Berlusconi non si è fatto vedere in giro.. nemmeno una piccola intervista.. forse non aveva pronta in tasca una delle solite smentite..!! O magari non si era reso conto di essere coprotagonista di tale misfatto.. a ricordarglielo ci hanno pensato prima i suoi seguaci.. Cicchitto commenta la sentenza di condanna di Mills come un continuo uso politico della giustizia.. e solo qualche giorno fa anche Berlusconi si è rinsavito e, durante un intervista a El Mundo, ha affermato di essere assolutamente certo di venire assolto quando il processo riprenderà.. già, perché ad oggi il Presidente del Consiglio è in stand by grazie all’immunità concessagli dal Lodo Alfano (ad oggi al vaglio della Corte Costituzionale per accertarne o meno la costituzionalità).
Tutto è scivolato via.. ora se nomini il caso Mills ti senti rispondere “Mills.. chi..??” Anche questa volta l’informazione ha indossato cappello e occhiali scuri e con fare circospetto è entrata nelle nostre case e se n’è uscita senza colpo inferire..!!
Gli stessi giornali che erano così impegnati a dare altre notizie piuttosto che mettere in evidenza la sentenza di condanna di Mills.. hanno avuto, guarda tu a volte il caso, tutto il tempo per coprire le prime pagine dei giornali con il titolone “Angelo Rizzoli assolto”.
Antefatto.. Angelo Rizzoli è il proprietario del Corriere della Sera, un “integerrimo” signore, anche lui associato alla loggia deviata P2, che 26 anni fa è stato arrestato per bancarotta fraudolenta per aver distratto dalla loro destinazione 85 miliardi di lire degli anni Ottanta.
Bene.. ventisei anni dopo, di sua spontanea volontà, ha chiesto alla Cassazione di annullare la condanna inflittagli per bancarotta.. ma perché proprio ora..??
Leggendo i giornali quello che è emerso, anche su dichiarazione diretta di Rizzoli, è che “il marchio di infamia di bancarottiere era tutto fumo”.. e ancora “mi hanno distrutto la vita”.. morale, questo pover’uomo, perseguitato da quei cattivoni dei giudici, è stato ora scagionato da una sentenza della Cassazione la quale ha stabilito che non aveva fatto niente..! Ma allora i giudici hanno fatto patire inutilmente le pene dell’inferno a Rizzoli..??
Niente di più falso..! La Cassazione non ha potuto far altro che ammettere che il reato non è stato commesso perché è stato depenalizzato nel 2006.. quindi si trattava di reato quando l’aveva commesso, ma la bancarotta patrimoniale societaria in amministrazione controllata non era più reato quando se ne è occupata la Cassazione, chiamata in causa direttamente dal “martire” con lo scopo di cancellare una condanna inflittagli già a suo tempo. Ancora una volta, con un bel colpo di spugna, un uomo è passato da colpevole a ingiustamente perseguitato.. e tutti gioire per l’assoluzione di un abile ladro..

Morale.. meglio una passata di bianchetto oggi che un reato domani..!

Nessun commento:

Posta un commento