mercoledì 25 marzo 2009

E' qui la ronda..? di Stefania



Con riferimento alle norme contenute nei decreti legge che i nostri politicanti stanno amabilmente discutendo in queste settimane, non so se ci sia più del tragico, del grottesco o semplicemente dell’annunciato.. si sbandiera maggiore sicurezza.. ma si vuole togliere, di fatto, un valido strumento di prevenzione e di ricerca del colpevole, come le intercettazioni.. si studiano pene a tolleranza zero per gli stupratori (si badi bene.. sono più che favorevole ad un inasprimento delle pene..).. ma nulla si dice su quale strategia mettere in atto per evitare che tali violenze abbiano luogo..! E come panacea di tutti i mali arrivano le ronde che dovrebbero servire per dare maggiore sicurezza.. e non maggiore scompiglio o, a ben guardare, per creare un business inaudito per finanziare i comuni leghisti..! Le prime pagine dei giornali sono piene di notizie di cronaca riportanti vicende di violenza sulle donne, in particolare si sbandierano gli stupri accaduti in ogni città d’Italia negli ultimi mesi, ma, ahimè, tali accadimenti (presenti tutto l’anno, ma di cui si trova ampia trattazione solo ultimamente) servono per giustificare la presenza di uno specifico capitolo contenuto nella Finanziaria 2009, dedicato alla sicurezza urbana; infatti saranno destinati circa 100 milioni di euro per l’avvio delle ronde, soldi che ovviamente graveranno sulle tasche dei cittadini. Quel goloso bottino andrà a riempire la pancia delle amministrazioni comunali vicine a chi ha predisposto l’istituzione delle “associazioni volontarie al presidio del territorio”, ossia della Lega Nord.. volendo essere dei malpensanti si può giungere alla conclusione che si tratti di finanziamenti travestiti da vigilantes con torcia e giubbino fluorescente..!
Si dice nel decreto legge che le associazioni avranno il mero compito di segnalare alle forze dell’ordine situazioni ritenute pericolose.. ma con quali competenze ed esperienza..?? Basta chiedere.. detto.. fatto..ecco che si propone di istituire dei fondi (e Pantalone paga..!) per dare vita a dei corsi di formazione specifici o addirittura delle scuole ad hoc per istruire i vigilantes, si veda in proposito una mozione avanzata dal capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale del Veneto, Remo Sernagiotto (facente parte dello stesso partito il cui leader Mr B. nei giorni scorsi si è ampiamente professato contrario, sin da sempre, alle ronde.. e peccato che proprio ieri la Commissione Giustizia della Camera abbia dato il via libera per l’aula, al testo del Decreto anti stupri che legifera anche in merito alle ronde).
Allora mi chiedo perché si spenda tanta fatica per istituire delle associazioni di volontari e conseguentemente formare i “rondisti” con un ingente investimento di denaro pubblico quando si potrebbe destinare le medesime risorse alle attuali forze dell’ordine, per altro già professionalmente preparate, che non hanno, nella peggiore delle ipotesi, nemmeno la benzina per far uscire le auto. Ancora una volta viene facile pensare che le risorse indicate, a tal proposito, nella legge finanziaria 2009 siano destinate ad uno scopo meno nobile rispetto a quanto palesato, ossia quello della sicurezza urbana.
Volendo credere, utilizzando un paradosso, che i nostri politicanti, in buona fede, abbiano destinato tali mezzi finanziari per contrastare la criminalità.. non vi è forse il dubbio che le ronde, piuttosto che osteggiare la delinquenza, possano portare al fenomeno, molto più pericoloso, della “giustizia fai da te”? Sfogliando i maggiori quotidiani o leggendo le notizie su internet si può facilmente capire che tali “associazioni di volontari” non porteranno a nulla di buono. A Padova, solo per fare un esempio, la Repubblica (28 febbraio 2009) riporta la notizia di uno scontro tra ronde e no global.. conclusione la polizia si è ritrovata ad intervenire per difendere i rondisti.. e questo non è il primo caso in cui la polizia è chiamata a fare da balia alle cosiddette “associazioni di volontari”.
Ancora più preoccupante l’ipotesi avanzata dal delegato Cocer (sindacato dell’arma dei carabinieri) Alessandro Rumore il quale lancia l’allarme sulla criminalità organizzata. Citando ancora la Repubblica (02 marzo 2009), egli afferma: “nel Meridione molti comuni sono infiltrati dalla criminalità mafiosa. Affidando a sindaci in odor di mafia i poteri di gestire le ronde, si rischia che i volontari siano gestiti da coloro che, in teoria, dovrebbero contribuire a combattere”. Mi sembra evidente che i rischi cui si può andare in contro con la presenza delle ronde siano di gran lunga superiori ai vantaggi, soprattutto ricordando che esistono già degli organi preposti ed istruiti allo scopo di provvedere alla sicurezza urbana, ma ai quali non si vuole destinare delle risorse finanziarie per renderli capaci di svolgere il loro lavoro.
Ecco allora che il Governo, sottraendo il potere legislativo al Parlamento, ci propina un decreto legge dove tra le varie norme indica le ronde come una soluzione alla violenza dilagante e non si accorge che, prossimamente sugli schermi italiani, ci troveremo di fronte dei “dilettanti allo sbaraglio” che confonderanno le strade con “La corrida”..!

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