mercoledì 18 marzo 2009

L'Italia e il Processo di Bologna.

di Eleonora.
Sfogliando le notizie su google news, ho letto che oggi alla Sapienza, Università di Roma, gli studenti che volevano manifestare pacificamente fuori dallo spazio universitario (oggi 18 marzo era stata indetta una manifestazione nazionale dal titolo SCIOPERO GENERALE DEI SETTORI DELLA CONOSCENZA, infatti anche se dai media non sembra gli studenti, ricercatori, dottorandi, precari dell'università/scuola continuano a protestare e manifestare-sicuramente con problemi di organizzazione e coordinamento, ma continuano) e inserisco il collegamento alla notizia dell'ansa http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200903181254-cro-rom1070-art.html .
Per curiosità sono andata a leggere sul sito de El Paìs, cosa succede in Spagna - se ci sono situazioni simili (lo faccio di tanto in tanto, un po' per nostalgia, daltronde dopo averci vissuto per quasi otto mesi:) )...e insomma ho trovato un'articolo dello stesso tenore: 18.03.2009 Barcellona, la polizia carica gli studenti che manifestavano contro la riforma universitaria.
Sconcerto! Visto che non sapevo che Zapatero avesse varato una riforma dell'università ho letto più approfonditamente e ho capito che gli universitari spagnoli protestavano contro la riforma che il diritto europeo impone entro il 2010-il così detto Processo di Bologna.
Per approfondire un po' l'argomento si può leggere qualcosa in traduzione italiana al sito http://europa.eu/scadplus/leg/it/cha/c11088.htm .
In sintesi il processo di bologna (perchè deciso proprio a bologna nel 1999) impone l'armonizzazione dei sistemi educativi fra gli stati europei, così da permettere la perfetta equiparazione e circolazione degli studenti/professori/dottorandi/ricercatori, ecc...all'interno dello spazio unico del mercato europeo.
In particolare ho riportato questi due fatti perchè mi ha colpito la differenza che c'è fra i due atteggiamenti: noi presi strettissimamente all'interno della questione nazionale e dall'altro lato gli studenti spagnoli che vanno in piazza per affermare "No nos resignamos a una pasividad cómplice y optamos por una actividad creativa" (non ci rassegnamo a una passività complice e scegliamo di essere attivi e creativi- collegamento agli articoli, però sono in spagnolo http://www.elpais.com/articulo/cataluna/300/profesores/suman/criticas/plan/Bolonia/elpepiespcat/20090310elpcat_17/Tes
Daltronde dagli studi di filosofia mi ricordo che si può speculare solo se si risolvono i bisogni primari (non mi ricordo chi l'abbia detto...boh!), vabbè comunque in Italia non si parla, di certo, nemmeno del processo di bologna...o se, se n'è parlato, non credo sia stato ben compreso, dato che l'unica conseguenza che ha portato è stata l'introduzione del ciclo così detto 3+2...
Vado, spero di non essere troppo in ritardo per la manifestazione, infatti anche a Udine oggi si organizzava un corteo con concerto finale dei radio zastava (uffa sono sempre in ritardo)...

2 commenti:

  1. Purtoppo il sistema universitario, per quanto riguarda l'Italia, non promette nulla di buono.. almeno relativamente alla possibilità di carriera dei dottorandi e ricercatori (sempre meno fondi vengono messi a disposizione, per non parlare, di assenza di meritocrazia).. ciò è piuttosto triste.. come è triste tutto ciò che a seguito di tagli porta a ridurre la cultura e la preparazione delle persone..!
    Forse il filosofo cui fai riferimento è Platone.. mi sembra di ricordare che fosse lui che faceva riferimento ai bisogni primari e secondari.. associando ad essi lo stato sano e lo stato malsano.. non sempre con una correlazione perfetta..

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  2. si forse è platone...vado a cercare sul libro..se ce l'ho ancora...

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