venerdì 13 marzo 2009

Il mio papà e il diritto europeo, in particolare la corte di strasburgo vista la cronaca recente...

di Eleonora.
"vengono pagati per non fare niente!","Cosa vuoi che serva mandare gente al parlamento a bruxelles, con i problemi che abbiamo qui!"...queste e altri sono i reef che il mio papà mi ripete quando accenno l'argomento elezioni europee, parlamento europeo, istituzioni europee,...insomma cose europee.
Ecco! dato che io studio proprio diritto internazionale e quindi anche europeo (tiè, si fa sempre il contrario di quello che vogliono i genitori) volevo parlare proprio della denuncia fatta al tribunale per la tutela i diritti umani che ha sede a strasburgo.
tralasciando l'argomento da cui è nata la denuncia, non certo dei più pregnanti (un po' gossiparo).
Da un lato, visto che penso che qualcosa vada fatta per cambiare il sistema in cui viviamo (che politicamente/economicamente/socialmente non è dei migliori), la denuncia senza dubbio si presenta come un'atto d'impulso positivo perchè intanto fa vedere come sia attuabile anche la via internazionale. In un primo momento mi ha colpito perchè l'ho percepita in questo senso.
Dall'altro lato, analizzando la scelta nel concreto, credo che la corte europea per la tutela dei Diritti Umani non sia certo il destinatario migliore.
il sistema di tutela appare fortemente imperfetto, incompleto e con poca effettività (che è un po' la maggiore critica che viene mossa alle organizzazioni sovranazionali).
Intanto, se una sentenza viene emanata non si è sicuri fino in fondo dell'esecutività di tale provvedimento: il comitato dei ministri che dovrebbe garantire l'attuazione degli stessi non è stato ancora istituito a causa della mancata entrata in vigore della costituzione europea (se questa fosse stata ratificata da tutti gli stati, la corte di strasburgo sarebbe entrata in pianta stabile all'interno del sistema di protezione giudiziale europeo, mentre ora si configura come un'entità ancora esterna-frutto della sottoscrizione del trattato istitutivo fra gli stati membri). Per secondo, come cita il protocollo di attuazione della corte stessa, prima di rivolgersi alla stessa si devono comunque esperire i mezzi di difesa nazionali (non credo che basti affermare il vigore del lodo alfano). altro punto, la corte di strasburgo è nata per rispondere all'esigenza nata dopo la seconda guerra mondiale (come poi la corte ONU) e cioè garantire all'individuo la protezione giudiziale verso il proprio stato d'appartenenza. la denuncia, quindi, si deve rivolgere contro lo stato in primis, non contro i comportamenti di un suo rappresentante (sarebbe stata maggiormente centrato, ad esempio, il trattamento degli immigrati nei cpt oppure alla decretazione d'urgenza con cui si legifera sistematicamente nell'ultimo anno-lesione della separazione dei poteri...vabbè magari anche questi non sono i migliori argomenti).
Insomma se si voleva iniziare un'azione seria e di ampio raggio, sarebbe stato meglio puntare su altro già codificato all'interno del trattato UE, magari su mozioni economiche (l'unico ambito nel quale si riesce ad essere veramente incisivi), l'articolo 35 in combinato disposto con l'art. 6 (tutela dei diritti fondamentali e competenza della corte europea nella cooperazione giudiziale) o percorrere la via del tribunale europeo.
Non ho letto nello specifico il ricorso presentato dalle parlamentari europee anche perchè gli atti non sono ancora stati pubblicati, però credo che sicuramente pensare a qualcosa di più strutturato avrebbe avuto più effetto, infatti a volte si possono ottenere dei risultati inversi, es. rientegrazione nel suo posto di lavoro di un giudice massone e conseguente risarcimento (un articolo si può leggere all'indirizzo
però è anche vero che da qualche parte bisogna pur iniziare...
sito della corte con traduzione in italiano con riassunto della storia della corte e del protocollo d'attuazione

3 commenti:

  1. ..post interessante..! nonostante l'azione delle due parlamentari si ridca in un "nulla di fatto", è apprezzabile lo sforzo messo in atto per crecare di contrastare (seppur attraverso il canale sbagliato)un atteggiamento lesivo di B. Come hai scritto tu nell'incipit.. questa mossa può essere letta come un modo per smuovere gli animi a fare qlcosa..!
    Stefania

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  2. si hai ragione e infatti l'ho scritto che è un inizio...però in effetti nel migliore dei mondi (cioè a livello astratto-concettuale) ci si poteva aspettare qualcosa di meglio:) (nel senso che visto che chi ha fatto la denuncia copre cmq una posizione-seppur elettiva- a livello europeo e quindi dovrebbe almeno essere un po' esperta delle questioni concernenti, avrei preferito altro...), ma magari si affineranno in futuro...boh...

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  3. .. hai perfettamente ragione.. io spero sia stato un modo per fare un po' di scena e mi auguro (anche se forse si da per scontate troppe cose) che abbiano chiari i meccanismi che ci stanno dietro.. però.. dici tu.. piuttosto che fare un buco nell'acqua.. muoviti in altro senso..!! Mah.. vedremo come si evolverà la questione..

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